Il ruolo del portiere nel corso degli anni è stato oggetto di un’importante rivoluzione: ormai la figura dell’estremo difensore che rimane statico tra i pali e si limita a bloccare i tiri scagliati dagli avversari è superata da tempo! Il portiere moderno viene chiamato in causa molto più spesso: deve avere delle buoni doti tecniche per potersi destreggiare bene anche con i piedi, ma deve possedere pure delle forti doti caratteriali e di leadership perché deve essere in grado di guidare i suoi compagni di reparto e la squadra in generale.
Sui campi in cui si svolgono le partite dei campionati giovanili umbri si possono vedere tanti ragazzi di buona prospettiva, ma tra i più interessanti numeri uno in erba c’è sicuramente Alessandro Niselli, il guardiano della porta dell’Accademia Calcio Terni impegnata nel campionato A1 Under 15. Lo abbiamo contattato per conoscerlo meglio e per saperne di più sul momento della sua squadra.
– Innanzi tutto complimenti per l’inizio di stagione: quanto è stato importante tornare subito alla vittoria dopo il KO con il Santa Sabina?
– “Molto: era una partita in trasferta e dopo Santa Sabina volevamo fare bene. Abbiamo fatto una grande partita contro l’Atletico Gubbio e siamo riusciti a portare a casa tre punti molto importanti per la classifica”.
– Quali sono le sensazioni del gruppo e dove può arrivare secondo te questa Accademia Calcio Terni Under 15?
– “Questo è un gruppo del tutto nuovo, in estate è stato completamente ricostruito con l’arrivo di tantissimi giocatori. L’obiettivo massimo sarebbe quello di vincere il campionato, ma secondo me abbiamo le carte in regola per lottare per i primi posti”.
– Che tipo di giocatore sei e come interpreti il tuo ruolo?
– “Sono un portiere e secondo me quello del portiere è un ruolo molto complicato: devo restare sempre molto concentrato e al giorno d’oggi l’estremo difensore deve essere anche un giocatore di movimento”.
– Hai un modello di riferimento, un portiere ideale a cui ispirarti?
– “Io sono un tifoso della Juventus, quindi il mio idolo è sempre stato Buffon ed ho sempre apprezzato la sua grande agilità. Ma un altro portiere che mi piace molto e a cui mi ispiro è Maignan del Milan perché è molto bravo con i piedi, gioca molto alto ed è anche molto forte nelle uscite”.
– Qual è il tuo sogno nel cassetto nel mondo del calcio?
– “Ovviamente il sogno è giocare tra i professionisti, anche in Serie C, e guardando al futuro mi piacerebbe anche vedere mio figlio o i miei figli giocare a calcio”.
Ubaldo Cricchi