Velocità, eclettismo, dribbling, bravura nell’attaccare la profondità e innato senso del gol. Tutte caratteristiche che tracciano l’identikit ideale dell’attaccante moderno, tutte caratteristiche si possono riscontrare in Mattia Giuliani: classe 2006, trestinese e da sempre in maglia Trestina con cui ha segnato gol a grappoli nelle giovanile fino ad esordire poche settimane fa in prima squadra a soli 17 anni: “Sono nato a 100 metri dallo stadio ‘Casini’ – ricorda Mattia – ho iniziato all’età di 7 anni ed è stato un percorso meraviglioso vivere questi 10 anni in maglia Trestina. In primis grazie alla società, al presidente e ai dirigenti che mi hanno sempre stimolato e poi grazie ai vari allenatori e compagni di squadra con cui sono cresciuto anno dopo anno”.
Mattia ha difatti avuto una piccola evoluzione dal punto di vista tattico nei sui ancor embrionali excursus calcistici: “All’inizio facevo più che altro l’esterno, poi dall’annata nei ‘Giovanissimi’ sono sempre più venuto dentro il campo fino a ricoprire stabilmente il ruolo di prima o seconda punta nel 4-4-2, mentre nel 4-3-3 ho giocato sia da laterale offensivo che da attaccante centrale”.
Una duttilità che lo ha reso un enigma degno della Sfinge per le difese avversarie: due stagioni da 38 gol complessivi, 19 ad annata, nella categoria Allievi Under 17 con due campionati vinti tra A2 e A1 fino ad arrivare quest’anno alla Juniores nazionale Under 19 dove nell’ultimo turno, alla prima partita disputata, Mattia da esterno d’attacco ha subito segnato una doppietta nel 3-2 del Trestina con la capolista Orvietana, per quella che è stato anche il primo successo in campionato dei bianconeri: “E’ stata una vittoria davvero importante, che spero ci possa sbloccare definitivamente in stagione – sottolinea Giuliani – e sono contento di aver contribuito segnando due reti.
Devo però ringraziare il mister, i miei compagni e in particolare Denny Bartolucci, che mi ha servito due assistenze auree in cui mi sono soltanto dovuto fra trovar pronto in area. Credo comunque che abbiamo tutte le carte in regola per vincere tante partite nonostante il livello del nostro girone, lo G, sia molto competitivo considerando che molte squadre scendono in campo con ragazzi nati nelle annate 2004-2005 mentre noi siamo tutti 2006 e 2007”.
Fermana, Fano, Sambenedettese, L’Aquila, Fossombrone, Vigor Senigallia, Chieti, Avezzano, Atletico Ascoli, Notaresco e Sansepolcro: queste le altre avversarie del Trestina U19, con Mattia che ha iniziato tale percorso solo alla quarta giornata perchè, sin dall’inizio della preparazione estiva, ha fatto stabilmente parte della Prima squadra che sta ben figurando nel girone E di Serie D e mister Davide Ciampelli che lo ha fatto esordire nella prima giornata di campionato, con i bianconeri capaci di espugnare 3-1 il terreno di Ponsacco: “E’ stata una grandissima emozione – racconta Mattia – e devo dire che dopo un po’ di timore nell’approcciare i primi giorni con giocatori esperti, alcuni dei quali con stagioni plurime nel calcio professionistico, poi tutto è divenuto naturale grazie ad un gruppo veramente super e ad un allenatore che ha sin da subito mostrato grande fiducia nelle mie capacità: chiaramente sale tantissimo il livello di fisicità così come quello tecnico senza parlare dei ritmi di gioco ma sto imparando ad incamerare tali dettami e spero di poter meritare di giocare altre partite in Serie D”.
Ovviamente gli allenamenti vanno abbinati con l’attivita’ scolastica: “Mattinata a scuola, poi appena pranzato vado subito agli allenamenti che mi tengono impegnato per l’intero pomeriggio e quando torno a casa mi dedico alla studio, mentre il fine settimana sono sempre impegnato con le partite: qualche sacrificio è necessario ma per me il calcio è davvero una passione infinita”.
Mattia, nonostante veste da una decade il bianconero, in realtà è tifoso del Milan e non ha dubbi sul giocatore a cui si ispira in campo: “Rafa Leao è per me un giocatore elettrizzante, riesce a fare giocate incredibili con una naturalezza impressionante. Per il ruolo che ricopro però non posso non citare Vinicius del Real Madrid, fenomeno assoluto”. Come detto la rapidità, l’abilità nell’uno contro uno e la destrezza sotto porta sono le primarie “skills” di Mattia che sa bene dove migliorare: “Il colpo di testa e in generale il gioco fisico è per me un tasto dolente ma cerco di lavorarci per diventare sempre un giocatore migliore”. Magari seguendo le orme di un altro grande talento trestinese come Gabriele Capanni, che è stato per anni protagonista nelle giovanili del Milan e oggi, a 23 anni, è al Rimini in Lega Pro.
E qui si passa agli obiettivi e poi ai sogni da perseguire: “Intanto sono davvero convinto che con la Juniores possiamo lottare per vincere il campionato – analizza Giuliani – anche perchè personalmente vengo da due trionfi consecutivi e sarebbe bellissimo mettere in atto il ‘triplete’. Inoltre voglio fare più gol possibili, punto almeno alle 15 segnature e farò di tutto per riuscirci. Poi ovviamente voglio dimostrare di essere un elemento utile per la Prima squadra per crescere ulteriormente come giocatore e come uomo. Il sogno, come quello di ogni calciatore, è di potermi cimentare un giorno nel calcio professionistico per capire qual’è realmente il mio valore e magari provare ad arrivare più in alto possibile”