Non è stato soltanto il pareggio che fa morale e classifica quello ottenuto dal Castiglione del Lago contro il Campitello nell’ultima giornata d’andata del campionato Under 17 A1, ma una poderosa base da cui ripartire per un girone di ritorno con maggiori soddisfazioni. Ne è convinto Mattia Lesti, difensore classe 2007 della formazione lacustre: “Siamo contenti perché abbiamo difeso da squadra contro una delle compagini più forti (il Campitello è secondo in classifica a -1 dalla capolista Terni Fc ndr) – ha ribadito Lesti – poi gli episodi che magari nelle settimane precedenti ci hanno penalizzato all’interno di prestazioni anche più convincenti stavolta siamo stati bravi a girarli dalla nostra parte. Ma mi piacerebbe far notare una cosa”.
Prego… “E’ fondamentale non fossilizzarsi soltanto sui risultati – ha affermato – parlo anche da capitano. Io lo vedo l’impegno e la passione che mettiamo ogni settimana e ridurre tutto al punteggio finale soprattutto per noi ragazzi non lo trovo giusto. L’importante è sempre la crescita del giocatore e soprattutto della persona. Ed è questo l’obiettivo che mi pongo pure a livello personale per la fine della stagione”.
Una stagione che ha visto il difensore segnare 2 gol in 13 presenze: “Sì, mi ha fatto piacere in particolar modo la prima rete segnata alla Fulginium – ha ricordato – eravamo sotto di un gol, ho pareggiato e poi la partita l’abbiamo vinta 3-1. Ma non è il mio compito principale, tutt’altro. Che tipo di giocatore sono? Un difensore vecchio stampo diciamo, adesso va di moda il centrale di impostazione, io sono piuttosto arcigno. L’attaccante con me deve ‘piangere‘ al termine della partita, non deve segnare, lo 0-0 è un risultato tra i miei preferiti – ha ammesso Mattia -. Un mio idolo? Da tifoso rossonero ricordo che quando ho visitato Casa Milan mi sono emozionato nel guardare da vicino la maglia di Franco Baresi, il suo 6 che è stato ritirato. Insomma, un momento da brividi”.
Baresi capitano come Lesti, orgoglioso del gruppo che si è creato con il Castiglione del Lago: “Si sono instaurati legami profondi nello spogliatoio – ha detto ancora il difensore classe 2007 – e ripeto che questa è la priorità che dobbiamo avere. Se poi ovviamente vengono i risultati tanto meglio. Dirò di più – ha concluso – per il ritorno la salvezza è il traguardo da raggiungere ma con la forza del gruppo sono convinto che possiamo mettere in difficoltà chiunque. Dobbiamo coltivare l’ambizione di poter fare anche di più”. Capitan Lesti suona la carica.
Roberto Minelli (Corriere dell’Umbria)