Un sogno nel cuore.
Il noto coro partenopeo calza a pennello per ciò che sta mettendo in atto lo Sporting Trestina Under 15: all’alba del ventesimo turno, i bianconeri occupano la sesta piazza solitaria a quota 32 punti nel campionato Giovanissimi regionali A1 ma nell’ultimo periodo hanno totalmente cambiato marcia: quattro vittorie e tre pareggi difatti nelle ultime sette partite con 18 gol fatti e 4 subiti e ultime due recite che hanno fatto segnare un 3-0 casalingo alla Pontevecchio e un iperbolico 0-5 esterno in quel di Castel del Piano. Numeri che dimostrano con i fatti l’evoluzione del gruppo guidato da mister Nicola Turchi:
“Siamo partiti con l’obiettivo della permanenza in questa categoria – ricorda il tecnico alto tiberino – considerando la complessità di un campionato come l’A1 e un’età media dell’organico tra le più giovani del girone. Inoltre non tutti i nostri 2009 erano pronti per affrontare un torneo di tale livello senza considerare i vari 2010 che fanno parte della rosa e pure alcuni 2011: così nel girone d’andata in determinate circostanze abbiamo avuto un po’ di difficoltà – ammette Turchi – ma sempre restando concentrati sul nostro obiettivo, che dall’estate era quello di crescere come collettivo e migliorare al contempo le specificità dei nostri ragazzi. Credo che un crocevia per noi sia stato il pari per 1-1 ottenuto sul terreno del Campitello, che considero la squadra più qualitativa dell’intero girone, ancor più dell’Orvietana che è ad oggi prima con merito: la prestazione e il punto ottenuto a Campitello forse ci ha donato una consapevolezza e una fiducia nei nostri mezzi che sino a quel momento solo in parte sapevamo di avere ed ora questa serie positiva è dimostrazione del nostro valore, così come del lavoro che abbiamo portato avanti sin da Agosto”.
Sedute che hanno un doppio “fil rouge” che Turchi persegue:
“Tecnica e intensità, per me sono le parole chiave a cui è impossibile rinunciare nel calcio moderno – analizza Nicola – e credo anche come imprinting per questa fascia d’età. Così l’intero nostro lavoro si basa sul mix tra le due componenti con ottimi riscontri da parte dei ragazzi. Non nego però che credo anche nel lavoro aerobico ‘a secco’ e periodicamente con il nostro preparatore alterniamo tale ambito alla parte squisitamente tecnico-tattica”.
Turchi è trestinese doc, cresciuto con in casa Sporting da giocatore con diverse esperienze poi fatte da giocatore anche fuori regione prima di appendere prematuramente a 26 anni gli scarpini al chiodo dopo una serie di infortuni e iniziare sempre da Trestina il percorso da allenatore, partendo dai primi calci fino ad arrivare agli Allievi, trovando però nei Giovanissimi la sua personalissima “isola felice”:
“Devo ringraziare la società per il supporto quotidiano, segno di una progettualità sincera e reale per lo sviluppo del vivaio – dichiara Nicola – per un movimento davvero fulgido in tutti i vari gruppi, Prima Squadra compresa visti i tanti giovanissimi che sono protagonisti in D”.
Un progetto con numeri davvero rimarchevoli per la società alto tiberina in ottica giovanile:
“Noi ci alleniamo a Montecastelli assieme all’Under 14 – ribadisce Turchi – siamo circa 50 ragazzi e dobbiamo dividere gli spazi ma ciò è utilissimo per osservare le qualità dei ragazzi più piccoli e non è raro che diversi di loro possano esordire in A1 con i Giovanissimi”.
In arrivo nell’imminente week end c’è il derby con il Sansepolcro in terra biturgense mentre la prossima gara casalinga(domenica 10 Marzo) nell’impianto sportivo di Calzolaro sarà proprio al cospetto di quel Campitello in piena lotta per il primo posto finale:
“La partita con il Sansepolcro ha sicuramente degli aspetti emotivi diversi rispetto alle altre partite, ho percepito in settimana che i ragazzi sentono molto questa gara che dobbiamo però approcciare in maniera tranquilla, senza troppe pressioni, mettendo in pratica ciò che abbiamo provato e giocando il nostro calcio. Sicuramente vogliamo proseguire la striscia positiva anche se per quanto mi riguarda il vero obiettivo è quello di far crescere il gruppo sempre più fino alla fine della stagione, una finalità che va ben oltre le vittorie e la classifica”.
C’è però quel sogno nel cuore che citavamo all’inizio e che riguarda la “mission” apparentemente “impossible” che i giovani di Turchi vogliono rincorrere:
“I ragazzi hanno fissato come target quota 50 punti – svela il trainer bianconero – significherebbe vincere da qui in avanti ogni partita o quasi, realisticamente devo ammettere che sarà difficilissimo riuscirci ma sicuramente daremo tutto per coltivare questo sogno fino all’ultima giornata. E poi credo sia giusto che il gruppo possa sognare ed avere delle ambizioni, anche questo è sintomo di una mentalità che in questi mesi ha portato questi ragazzi a divenire sempre più forti e uniti. E senza dubbio faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per provare a fare qualcosa di straordinario”.