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U17, SABADASHKA DALL’UCRAINA A CASTIGLIONE: “38 ORE DI PULLMAN PER FUGGIRE DALLA GUERRA”

Sabadashka Castiglione del Lago U17

Quando il calcio va ben oltre il lato sportivo. La storia di Daniel Sabadashka è la testimonianza di come appunto il calcio a volte (forse sempre) non sia soltanto un gioco ma anche un’occasione per riassaporare le bellezze della vita e quella “leggerezza” di cui ha bisogno soprattutto un ragazzo classe 2008. Daniel vive a Ivano-Frankivs’k, a 120 chilometri da Leopoli, in Ucraina, quando nel febbraio 2022 inizia l’attacco russo e la guerra diventa da minaccia a triste realtà. “Mia madre periodicamente da 10-11 anni viene in Italia per lavorare e si trovava già qui quando è iniziato il conflitto – ha raccontato Sabadashka – dopo 2 settimane la mia famiglia (mio padre e le mie 2 sorelle che sono rimaste in Ucraina) ha deciso così di farmi venire in Italia. Sono partito da solo passando per il confine con l’Ungheria e dopo 38 ore di pullman sono arrivato qui. E a questo punto il calcio è stato fondamentale”.

 

Sabadashka Castiglione del Lago U17
Sabadashka in azione

 

Daniel inizia a giocare nel Fabro Valdichiana, poi ecco il Castiglione del Lago, prima in Under 15 e ora nell’Under 17: “Adesso vivo a Chiusi, vado a scuola a Città della Pieve e gioco appunto con il Castiglione del Lago, tutto abbastanza vicino quindi mi trovo molto bene – ha spiegato – mi trattano benissimo, dagli insegnanti ai compagni di classe e di squadra, allenatore e staff. Sono davvero contento”. E Sabadashka si è tolto delle soddisfazioni anche dal punto di vista sportivo, soprattutto nelle ultime settimane con le 2 vittorie consecutive che i lacustri hanno conquistato nel campionato Under 17 A1, prima contro il Sansepolcro e poi in trasferta con la Narnese, 2-0 in entrambe le occasioni: “Questi 2 successi ci volevano proprio, ora la salvezza è più vicina – ha commentato Daniel – in questa stagione ho subito qualche infortunio ma dal girone di ritorno ho trovato continuità e stiamo disputando un buon campionato”.

Difensore centrale o centrocampista, Sabadashka è una garanzia in tutti e due i ruoli: “Diciamo che fisico e velocità non sono le mie caratteristiche principali – le parole del classe 2008 – mi affido soprattutto all’intelligenza tattica, ragiono tanto in campo sia con che senza palla e penso sempre a quale sia la migliore giocata per i compagni“. Sul giocatore a cui si ispira, tuttavia, Daniel lascia più spazio alla fantasia: “Il mio idolo è Dybala“, ha ammesso, mentre per il futuro le idee sono ancora più chiare: “Penso che resterò qui al Castiglione del Lago, magari farò l’Under 19 ma chissà, ci fosse una opportunità in prima squadra… Qualche allenamento l’ho già fatto con loro, quindi vedremo”. Insomma, la guerra è distante ma le radici con l’Ucraina sono più che mai salde (“qua ho mia madre mentre con la mia famiglia rimasta là riesco a sentirmi e a stare in contatto praticamente tutti i giorni”): il calcio è tra i compagni di viaggio più fedeli di Daniel Sabadashka da Ivano-Frankivs’k.

Roberto Minelli (Corriere dell’Umbria)

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