Duecentosettanta minuti. Nell’arco di questo brevissimo tempo le squadre impegnate nei campionati giovanili A1 segneranno il loro destino. Alcune squadre lotteranno per conquistare il titolo, mentre altre si giocheranno tutte le loro carte per mantenere la categoria. Il Castel del Piano Under 15 deve ancora combattere un po’ prima di poter festeggiare la salvezza, come abbiamo spiegato in questo articolo, però può gestire qualche punto di vantaggio rispetto a diverse concorrenti. Il percorso di crescita dei ragazzi è comunque evidente e ce ne ha parlato anche Alessandro Giubboni, il vicecapitano dei rossoblu.
Mancano tre giornate alla conclusione della stagione: avete un calendario complicato (affronterete infatti Bastia e Orvietana, che sono ancora impegnate nella corsa al titolo), ma per ora siete riusciti a tenere cinque squadre dietro di voi. Come valuti finora il campionato del tuo Castel del Piano?
“Abbiamo avuto un campionato con alti e bassi. Abbiamo perso contro le squadre che sono davanti a noi in classifica, ma abbiamo anche vinto qualche scontro diretto, in modo da evitare di essere risucchiati troppo verso il fondo della classifica. Tutto sommato stiamo disputando un discreto campionato e cercheremo di chiuderlo in bellezza”.
Facciamo un po’ di pronostici: secondo te chi la spunta in testa e chi retrocederà in A2, considerando che il Pontevalleceppi tornerà matematicamente in A2 e l’Atletico Gubbio non ha praticamente più speranze di salvezza?
“Secondo me nella parte alta della classifica potrebbe spuntarla l’Orvietana perché dalle partite che abbiamo visto è una squadra molto organizzata e all’andata contro di loro c’è stato ben poco da fare. Per quanto riguarda chi retrocede, purtroppo credo che sarà condannato la Pontevecchio, perché ho visto l’Ellera che ci crede molto e anche contro di noi ha giocato abbastanza bene”.
Ora parliamo un po’ di te: che posizione occupi in campo e quali sono le tue principali caratteristiche?
“Io faccio il terzino sinistro e le mie caratteristiche principali sono la buona visione di gioco, un buon mancino e la capacità di aiutare i miei compagni a livello morale. Sono il vicecapitano della squadra e sento di dover fornire il mio supporto ai compagni quando cercano le giocate o quando commettono un errore”.
Ti ispiri a qualche giocatore in particolare per il tuo modo di stare in campo?
“Forse Theo Hernandez, anche se non ho proprio le sue caratteristiche, però è un giocatore che mi piace davvero molto e sarebbe un sogno poter diventare come lui un giorno”.
È lui il tuo idolo calcistico?
“Sì, possiamo dire che è lui il mio idolo. Anche se non tifo Milan, simpatizzo per i rossoneri e quando vedo le partite guardo con un occhio di riguardo proprio Theo Hernandez”.
Qual è il tuo sogno nel cassetto per quanto riguarda il mondo del pallone?
“Mi piacerebbe togliermi un po’ di soddisfazioni in futuro, magari continuando a giocare sempre a calcio e arrivando in un campionato di livello più alto, per quanto sia possibile”.
L’ultima parte della nostra chiacchierata con Alessandro è dedicata ai ringraziamenti per gli allenatori che lo hanno seguito nell’ultimo periodo: “Voglio ringraziare mister Patalocco per il lavoro che sta facendo quest’anno: ci ha aiutato a crescere e, anche se abbiamo avuto alcuni scivoloni, abbiamo fatto il nostro percorso. Ringrazio anche il mister dell’anno scorso perché abbiamo disputato un buon campionato con i 2008 ed è stato importante perché mi ha permesso di abituarmi al campo a undici”. E ora la testa è già rivolta verso i prossimi impegni, alla caccia di punti per conquistare la salvezza.
Ubaldo Cricchi