Luciano Ligabue ha pensato a Lele Oriali quando ha inciso uno dei capolavori principali della sua discografia con Una vita da mediano. E chissà se il brano del cantautore di Correggio abbia ispirato in qualche modo Daniele Bonaccini da Narni Scalo, centrocampista della Narnese Under 19 A1, ancora imbattuta in campionato dopo 5 giornate.
Quel che è certo tuttavia è che la compagine rossoblù, terza in classifica a soli 4 punti dalla vetta occupata dal Terni Fc, fa molto affidamento sui muscoli, la corsa e il temperamento del classe 2006, che ha iniziato nel settore giovanile della Ternana, è passato poi all’Accademia Terni per poi approdare alla Narnese nella scorsa stagione, quando ha disputato il campionato Under 17. “Rispetto all’anno scorso ho subito riscontrato la maggiore fisicità – ha riconosciuto Bonaccini – c’è senza dubbio da combattere di più visto che affronto i 2005 e i 2004 ma per le mie caratteristiche devo ammettere che non mi trovo male, anzi”.
E a proposito delle sue qualità, Daniele traccia così il suo identikit: “Sono un mediano, ci metto la corsa, il fisico e ovviamente do tutto in campo”, ha spiegato. Ma quando deve pensare a un giocatore come modello di riferimento, l’esempio è ben lontano dal Lele Oriali di Ligabue: “Mi piace molto Luka Modric – le sue parole – so che non si abbina molto con il mio modo di interpretare il calcio ma la personalità che mette in campo il campione del Real Madrid è un qualcosa di speciale”.
Si torna quindi a parlare di Narnese Under 19 A1, reduce dal 3-0 al fanalino di coda Ventinella: “Abbiamo fatto valere la nostra superiorità e il match è filato via abbastanza agevolmente – ha affermato Bonaccini – ora siamo a poche lunghezze dalla capolista e vogliamo contendere la vittoria del campionato fino all’ultimo. Peccato aver perso dei punti nelle prime 2 giornate: il pareggio con la Ducato grida un po’ vendetta perché lo abbiamo subìto al 90′ da una punizione dubbia però di tempo per recuperare il distacco in classifica ce n’è in abbondanza quindi siamo fiduciosi”.
Obiettivo successo in campionato giusto? “Nel settore giovanile il risultato magari non è la priorità assoluta ma quando si va in campo ci si va per vincere altrimenti si sta a casa – ha detto ancora Bonaccini – e ripeto, faremo di tutto per arrivare primi alla fine”. Senza dimenticare la prima squadra: “Dipende da me, se continuo ad allenarmi con impegno e passione l’opportunità sono sicuro che ci sarà – ne è convinto Daniele – ma facciamo un passo alla volta”. Obiettivi ambiziosi, d’altra parte per chi è abituato a lottare “lì nel mezzo“, come canta Ligabue, le aspettative alte alimentano ulteriori motivazioni.
Roberto Minelli (Corriere dell’Umbria)