Un salto triplo superato a pieni voti. La stagione di Marco Bruzzesi, classe 2007, è partita decisamente con il botto. In estate il giovane della Nuova Alba (coordinata dal responsabile del settore giovanile e direttore sportivo Maurizio Ceceroni) era pronto per affrontare l’avventura tra Under 19 e Under 17 ma durante la preparazione il tecnico biancoverde dei “grandi”, Leonardo Tempesta, aveva bisogno di qualche ragazzino in più per una migliore efficienza degli allenamenti. “Diciamo che sono andato in prova – ha sottolineato Bruzzesi – gli sono piaciuto e da lì sono entrato stabilmente con la prima squadra“.
Fila tutto liscio nelle partite del raggruppamento di Coppa Italia con Todi, Amc e San Venanzo, quindi inizia il campionato di Promozione e il classe 2007 colleziona 3 presenze in 3 gare (Pila, Marra San Feliciano e Pievese le avversarie), con le ultime 2 giocate (bene) da titolare. La Nuova Alba comanda la classifica del girone B a punteggio pieno a quota 9, con 11 gol fatti e appena uno subito. “E’ un ottimo gruppo in cui i giocatori più esperti aiutano molto noi più piccoli – ha ammesso Marco – dobbiamo però ragionare partita per partita poi vedremo cosa succede”.
Non si sbilancia il più piccolo della compagnia, a dimostrazione di una certa maturità. Bruzzesi non solo ha dovuto affrontare il triplo salto in termini di età ma anche dal punto di vista tattico. “Io ho sempre fatto il centrocampista, o regista o mezzala, ho giocato anche difensore centrale – ha spiegato – arrivato in prima squadra però il mister mi ha provato esterno difensivo; non mi sembrava il caso di lamentarmi (sorride ndr), è andata bene e adesso mi godo il momento. Cercherò di accumulare più presenze possibile, non nascondo che non mi aspettavo un simile avvio di campionato (avrei l’età per giocare in Under 17) ma ora che sono qua devo rimanere calmo, concentrato e impegnarmi per rendere al meglio”.
Nell’ultimo match vinto 5-1 contro la Pievese, Bruzzesi è stato impiegato da terzino sinistro: “Sì a piede invertito – ha commentato – abbiamo indirizzato la gara sin dai primi minuti quindi è stato tutto più semplice. Dobbiamo continuare così. Se ho qualche modello a cui ispirarmi? Seguo la Premier in particolare e mi piacciono i campioni che giocano lì. Se proprio devo dirne uno dico Rodri: un vero fenomeno”. Davvero difficile dargli torto.