Un rendimento da applausi, andato ben oltre le aspettative del diretto interessato. Brando Canini, centrocampista classe 2008 della Narnese Under 17 A1, è il ritratto dell’umiltà, nonostante i numeri davvero eccellenti della sua prima parte di campionato: 9 presenze (su 12) e 4 gol realizzati, in pratica poco meno di uno ogni 2 partite. L’ultimo (nello scorso fine settimana), ha regalato ai rossoblù di mister Luca Romualdi il successo (1-0) in casa dell’Acf Foligno, 3 punti che hanno portato la squadra al quarto posto a quota 23, a ridosso del podio occupato in terza posizione dalla Pontevecchio (25), proprio alla vigilia dello scontro diretto di sabato. “E’ stato forse il mio gol più bello in questa stagione – ha affermato Canini – ho preso palla più o meno al limite dell’area e ho segnato con un tiro a giro sul secondo palo. Alla Del Piero? Non esageriamo (sorride ndr)”.
Un risultato, quello maturato con l’Acf, fondamentale per la classifica: “Stiamo andando abbastanza bene ma lavoriamo per migliorare – ha commentato il giovane centrocampista – possiamo ancora vincere il campionato. Terni Fc e Campitello non sono così lontane. Ci proveremo fino alla fine, ovviamente con la massima umiltà”. Il classe 2008 gioca da titolare in un torneo in cui affronta molti elementi di un anno più grandi: “Devo dire grazie al mister che mi ha dato sin da subito fiducia, una persona eccezionale dentro e fuori dal campo – le parole di Brando – spero di ripagare al meglio questa fiducia. E poi sono sincero, in estate pensavo ‘Sarà dura arrivare a 5 gol quest’anno‘. Invece sono già a 4 e quindi adesso l’obiettivo è alla portata”. Un traguardo che però Canini si sente di condividere con la squadra: “Mi trovo benissimo alla Narnese, il gruppo mi ha accolto alla perfezione così come il mister – ha affermato – ho girato diverse squadre (dal Guardea alla Ternana, poi ancora Guardea, Perugia e Orvietana) ma ripeto, qui c’è un ambiente ideale”.
Canini sta dimostrando tutte le sue qualità: “Il mio ruolo è quello di regista, diciamo che punto sulla tecnica e sul colpo di testa. Devo migliorare però in tanti aspetti, in particolar modo sulla velocità (di gambe e di pensiero)”, ha aggiunto. I modelli di riferimento sembrano niente male: “Pirlo e Bellingham sono i miei preferiti. La loro caratteristica che più mi piace? L’intelligenza calcistica“. Una risposta tutt’altro che banale, il segnale che la maturità raggiunta da Canini sia a un livello superiore rispetto ai suoi 15 anni.
Roberto Minelli (Corriere dell’Umbria)