La categoria Under 15 può essere vista come la porta di ingresso dei giovani atleti nel calcio vero, quello che si gioca sui campi grandi e con i risultati che assumono un significato completamente diverso. Il campionato A1 rappresenta il massimo a livello regionale e le società che riescono a conquistarlo spesso fanno fatica ad ambientarsi subito. È quello che è successo anche al Pontevelleceppi, che attualmente si trova all’ultimo posto con un solo punto in classifica. I risultati, come detto, sono importanti, ma di certo non sono l’unica cosa che conta! Abbiamo parlato anche di questo con Francesco Rossi, estremo difensore della squadra guidata da mister Marciante.
Il campionato Under 15 A1 quest’anno si sta rivelando particolarmente tosto e voi avete incontrato un po’ di difficoltà: quali sono i vostri obiettivi per questa seconda parte della stagione?
“Per la società l’obiettivo principale è cercare di ottenere la salvezza, perché abbiamo faticato tanto per arrivare in A1 e non sarebbe bello retrocedere dopo quel percorso. Per quanto riguarda me e la squadra, oltre alla salvezza, ci sono altri obiettivi di fine campionato: innanzi tutto vorremmo creare un gruppo che sia legato non solo per quanto riguarda il calcio, ma anche a livello di amicizia. Tutti i ragazzi del Pontevalleceppi Under 15 vengono accolti e si integrano bene nel gruppo, e questo può avere effetti positivi anche sul campo. L’altro obiettivo è la crescita tecnica”.
Qual è la squadra che ti ha impressionato di più e secondo te a fine campionato chi la spunta tra le tre in cima alla classifica?
“Secondo me la potrebbe spuntare il Bastia. Al Campitello forse manca ancora qualcosa a livello di fiducia, mentre l’Orvietana può rischiare di sottovalutare la partite con le squadre che si trovano nella parte bassa della classifica”.
Tu sei un portiere: quali sono le tue caratteristiche più importanti in campo?
“Secondo me, e anche secondo il nostro mister dei portieri, le mie doti principali sono il tuffo, che è un fondamentale che ho ben assimilato, e le uscite basse. Mi manca qualcosa sulle uscite alte, coi piedi, invece, sono penoso (sorride, ndr)”.
Hai un idolo o un modello a cui ti ispiri per il tuo stile di gioco?
“In realtà no. Forse potrei dire che seguo il primo portiere dell’Under 17 Regionale, Matteo Moscioni. Per me è stato un punto di riferimento importante in questi anni, soprattutto durante la scorsa stagione che ho trascorso con i 2008”.
Hai fatto davvero tante parate quest’anno: qual è la tua preferita?
“La parata che secondo me mi ha esaltato di più è molto recente: è quella contro il Castel del Piano, un’uscita su Calzoni che mi ha permesso di spizzare il pallone indirizzato all’incrocio del pali, deviandolo verso la traversa”.
Hai un sogno nel cassetto nel mondo del calcio?
“Per me riuscire ad esordire in prima squadra quando sarò un Under 19 sarebbe già un bel sogno, perché ripagherebbe tutti i sacrifici che ho fatto e che sto facendo in questi periodi”.
Al momento dei saluti Francesco ha un pensiero per gli allenatori che lo hanno seguito ultimamente: “Ringrazio il mister Gabriele Marciante e anche il mister Rosselli per tutti gli allenamenti che abbiamo fatto insieme l’anno scorso”. La corsa del Pontevalleceppi verso la salvezza può sembrare una mission impossible, vista l’attuale situazione di classifica, ma un gruppo unito anche al di là del rettangolo di gioco può essere capace davvero di tutto. Di certo questa parte finale della stagione sarà tutta da seguire: le sorprese sono sempre possibili!