Correndo correndo. Il titolo della celebre canzone che Antonello Venditti dedicò al mitologico terzino della Roma degli Anni ’80, Sebino Nela, calza a pennello anche per Nicolas Roscini, mancino classe 2005 in forza all’Under 19 A1 dell’Angelana. Da esterno alto a terzino e ora mezzala: tre ruoli diversi ma sempre di corsa, una costante per il buon Nicolas, tra i protagonisti del successo dei giallorossi di mister Renzetti sul campo dell’Atletico Bmg secondo in classifica. Decisivo il rigore dell’altro Roscini, Andrea, che ha consentito all’Angelana di conquistare la seconda vittoria consecutiva dopo un inizio non certo esaltante.
“Un avvio così complicato non ce lo aspettavamo, soprattutto il 5-0 del debutto a Cannara è stato pesante – ha ammesso Nicolas – ora sta andando meglio e l’aver battuto in casa loro l’Atletico Bmg ci dà più fiducia per le prossime partite. Loro sono una buonissima squadra, erano imbattuti e ripeto, la vittoria ci ha portato senza dubbio morale e consapevolezza. Anche perché non vogliamo di certo ripetere il campionato dello scorso anno”. Insomma, obiettivo salvezza ma da raggiungere in modo più sereno. “Direi proprio di sì, vogliamo restare in A1 ma senza la sofferenza della stagione passata – ha spiegato Roscini – il fatto che in Under 19 non ci siano i playoff toglie qualcosa a livello di stimoli però il nostro obiettivo è comunque fare il meglio possibile a livello di squadra e perché no pure dal punto di vista individuale”.
Eh già, “correndo correndo”, tornando alla canzone di Venditti, il classe 2005 giallorosso ha le idee piuttosto chiare sui traguardi da raggiungere nell’annata: “Ribadisco, salvezza tranquilla con l’Under 19 e qualche presenza in prima squadra – ha affermato – nel campionato scorso sono stato convocato in pianta stabile soprattutto nella seconda parte del torneo. Mi piacerebbe esordire in Eccellenza, ce la metterò tutta”. Così ha fatto anche sotto il profilo tattico, visto che è passato da esterno alto (“ho fatto pure 16 gol in Under 15 mi sembra 3 stagioni fa”) a esterno basso (“mi piace come interpreta il ruolo Theo Hernandez”); ora si sta distinguendo da mezzala (“il mister mi ha provato in questa nuova veste, gli sono piaciuto e speriamo di continuare così”).
Nicolas rivela infine di essere tifosissimo del Perugia: “Il Grifo me lo sono pure tatuato“, ha detto. E allora chissà, il sogno di giocare un giorno per la squadra del cuore è pur sempre legittimo. Magari, correndo correndo…
Roberto Minelli (Corriere dell’Umbria)