Un bomber da 35 gol realizzati in 21 partite giocate. Avete letto bene. Non si tratta di un refuso o un’inversione di dati, è semplicemente il bottino di reti in campionato di Alessandro Ricci, capocannoniere del campionato Under 19 A2 (girone B) vinto dalla Nuova Alba che anche grazie all’attaccante classe 2005 è stata promossa in A1 per quanto riguarda appunto la categoria denominata un tempo Juniores. “Peccato che abbiamo perso una partita a tavolino per una sostituzione di troppo, in quella gara avevo fatto tripletta, sarei a 38 gol in 22 match”, ha precisato Ricci mostrando tutto il suo orgoglio per un torneo disputato da protagonista assoluto. E la squadra di mister Simone Cenci alla fine ha conquistato il titolo all’ultima giornata con 58 punti in 22 partite, con un bilancio di 19 vittorie, un pari e 2 sconfitte, con tanto di miglior attacco (99 gol realizzati) e difesa meno battuta (24).
“Il segreto è stato quello della compattezza del gruppo, sempre forte e coeso – ha sottolineato ancora Ricci – senza dimenticare come grazie alla società, al presidente e al diesse Ceceroni si è creato con la prima squadra un legame importante, siamo un tutt’uno con i grandi”. Ricci che in Promozione ha collezionato 13 presenze: “Non è arrivato ancora il primo gol ma confido in questo finale di stagione e nei playoff – ha sottolineato Alessandro sorridendo -. D’altronde Regnicoli (attaccante di riferimento della formazione di Riberti ndr) mi ha preso un po’ sotto la sua ala e mi sta dando i consigli giusti. Spero bastino già per segnare in questo campionato”.
Ma che giocatore è Alessandro? “Mi considero un attaccante fisico e con un ottimo senso del gol – le sue parole – ho migliorato molto sotto l’aspetto dell’altruismo (grazie al lavoro nella scorsa stagione di mister Pignattini). Ora devo lavorare tanto soprattutto sui movimenti in area e sulla protezione della palla ma ho buoni insegnanti”, ha garantito ancora il baby bomber biancoverde.
Ricci torna poi a parlare del trionfo dell’Under 19: “Ripeto, devo ringraziare la società dal presidente Granocchia al direttore Ceceroni. Io ero al San Sisto e quando la società ha deciso di non iscriversi in pratica il 23-24 luglio mi sono ritrovato all’improvviso senza squadra. Loro hanno creduto in me e ho dato tutto per ripagare questa fiducia – ha affermato il giovane attaccante -. Sono sincero, puntavo ai 40 gol: devo ammettere che ci sono andato vicinissimo”. E sì, uno score di 35 gol in 21 partite non è roba da ogni stagione: “Il più bello forse è stato con la Ses Perugia da metà campo ma anche quello con la Pievese di testa a inizio stagione non è stato male. Sceglierei tra questi due”, ha commentato ancora Ricci che tra i suoi idoli ha citato Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic e Higuain. “Tra le nuove generazioni però mi piace Haaland“, ha aggiunto. Ciò che resta di più tuttavia è il percorso con i compagni in questa stagione: “Emozionante e davvero indimenticabile – ha detto il centravanti classe 2005 – un duello con la Don Bosco fino all’ultima giornata e l’apoteosi finale. Bellissimo”. Bellissimo come il suo sogno: “Giocare tra i professionisti, ci sto lavorando da qualche anno e adesso è il mio obiettivo“.
Roberto Minelli (Corriere dell’Umbria)