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PROTEGGIAMO I VIVAI: FACCIAMO CRESCERE I RAGAZZI DEL PROPRIO SETTORE GIOVANILE

Troppi acquisti di Under da altre squadre a discapito del proprio settore giovanile

L’estate, si sa, è il periodo in cui ci sono tante mobilizzazioni di giocatori da una squadra a un’altra, e con la riforma dei cartellini questo fenomeno si sta amplificando anche nei settori giovanili.
Ad oggi, sono poche le società che credono veramente nei ragazzi del proprio vivaio: settore giovanile e prima squadra sembrano due realtà staccate, quasi due società diverse.

Il mondo del settore giovanile è in continua crescita, sembra che ci sia  sempre più attenzione al mondo dei vivai, con allenatori e istruttori competenti, squadre organizzate e complete in tutti i ruoli, campionati di vertice, responsabili preparati, direttori sportivi, campionati elitè per alzare il livello. Tutto super organizzato insomma, ma una volta finito il percorso giovanile, troppi pochi ragazzi arrivano a giocare stabilmente in prima squadra. La regola degli Under che impone alle società dei ragazzi sottoquota è nata appunto con lo scopo di valorizzare chi lavora bene con i giovani per farli crescere e per facilitarne l’ingresso nel mondo dei “grandi”.

Eppure assistiamo ogni giorno a società blasonate con settori giovanili importanti, che acquistano gli Under da altre squadre.

La nostra domanda è: che senso ha investire tanto “sotto” per poi non vedere i propri frutti “sopra”? La regola degli Under è veramente utile o forse è il caso di riguardarla e far giocare solamente chi merita al di là degli obblighi?

Bisognerebbe avere più coraggio, più attenzione a tutelare i prodotti del proprio settore giovanile, avere una migliore programmazione con la prima squadra, il che vorrebbe dire anche minori costi per le società e più senso di appartenenza da parte dei ragazzi. I giovani hanno bisogno di fiducia, di allenatori competenti che li facciano crescere e non di essere buttati dentro il campo tanto per giocare un anno e poi liberarsene una volta che non è più Under; o, peggio ancora, aggregati in prima squadra come “contentino” e mai tenuti in considerazione.

In un anno di giovaninrete abbiamo visto tante partite, e senza presunzione possiamo affermare che di giovani pronti per giocare nei nostri campionati dilettantistici ce ne sono tanti.   Aspettiamo di vederli in campo sempre di più.

Voi che ne pensate? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti.

 

 

 

 

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