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Juniores A1, cerca la svolta la Ducato di mister Tiburzi: “Obiettivo mantenere la categoria”

Mister TIBURZI e la Ducato Spoleto, obiettivo mantenere la categoria

L’Inverno della svolta? E’ cio’ che spera la Ducato Spoleto che, dopo un girone d’andata dolceamaro, ha iniziato il ritorno con una prestazione cinque stelle excelsior nel campionato di Juniores regionale A1: vittoria per 4-1 con Castiglione del Lago, per tre punti che consentono di raggiungere quota 21 punti, uscendo così dalle zone melmose della classifica.

Un successo che è logica conseguenza dei tangibili miglioramenti della compagine spoletina, che aveva chiuso l’andata impattando 1-1 con il Campitello, tra le favorite assolute per il primo posto finale e attualmente seconda forza del girone, per un punto ottenuto dopo una prestazione di alto livello per approccio e atteggiamento complessivo. E a guidare la juniores della Ducato da quest’anno c’è Gianni Tiburzi, classe 1977, che dopo una lunga carriera da giocatore e la prima esperienza in panchina con la maglia della Superga 48, altra storica realtà spoletina, ha ricevuto in estate la chiamata della Ducato: “Siamo partiti con la volontà di mantenere l’A1 – dichiara Tiburzi – perché restare in questa categoria sarebbe importantissimo non solo per la città ma per l’intero comprensorio.

Sicuramente abbiamo avuto delle difficoltà, perso alcune partite per disattenzioni ed episodi anche in maniera un po’ sfortunata mentre in altre abbiamo meritato la sconfitta, soprattutto complice la qualità dei nostri avversari: questo girone difatti è altamente competitivo, ogni partita è difficile indipendentemente se affronti una squadra in lotta per il primato o per la salvezza. Sinceramente – prosegue Gianni – mi aspettavo di avere qualche punticino in più in questo momento della stagione, abbiamo alternato buone partite ad altre senza dubbio non dello stesso livello ma credo faccia tutto parte del nostro percorso di crescita. In ogni caso questa società punta tanto sulla linea verde: non a caso la compagine Senior da tre anni viene sempre premiata per i giovani utilizzati e tanti dei miei ragazzi sono spesso chiamati in Prima Squadra”.

E proprio la stretta e proficua interconnessione con il team guidato da Goffredo Carocci nel girone B di Promozione regionale è lo “Stonehenge” del passaggio tra settore giovanile e Prima Squadra: “Le sedute sono condivise praticamente in toto con mister Garocci con cui c’è grande sintonia – sottolinea Tiburzi – e l’obiettivo principale resta quello di dare alla Prima Squadra più giocatori possibili, che siano ovviamente pronti e formati per dare un contributo.

Devo dire che ho la fortuna di allenare un gruppo eccezionale – ammette il mister spoletino – dove tutti i ragazzi hanno sempre mostrato impegno e disponibilità, poi spesso per un allenatore l’aspetto più difficile non è quello tecnico-tattico ma quello gestionale, riuscire a far sentire tutti importanti nonostante le scelte che, giocoforza, bisogna fare ogni domenica”.

Pochi dubbi per Tiburzi su quale sia la “skill” principale per emergere nel calcio di oggi: “Non si può prescindere dall’intensità, a partire da quella che ogni singolo giocatore deve portare in allenamento, perché poi tale contesto si riflette nell’intero collettivo e l’intensità che poi caratterizza la partita non è che la somma di quanto fatto durante la settimana.

E credo che proprio l’intensità sia ciò che consente ad un ragazzo di eccellere a livello giovanile e di fare il salto tra i Senior con maggior consapevolezza nei propri mezzi, un fattore troppo importante nel calcio moderno per un giovane che passa dal giocare con i pari età a confrontarsi con giocatori con molta più esperienza e fisicità”.

Il campionato riprenderà con la sfida interna contro Castel del Piano, uno scontro diretto in cui i giallo-verdi-blu sono chiamati a confermare i miglioramenti dell’ultimo periodo: “Mi aspetto un cammino diverso in questo girone di ritorno – ammette Tiburzi – poi le sconfitte ci stanno vista la qualità media del girone ma dobbiamo fare un passo in avanti dal punto di vista della continuità prestazionale.

L’obiettivo è sempre quello di mantenere questa categoria magari cercando di scalare più possibile la graduatoria e poi, come ho già detto, la volontà è quella di tirare fuori il meglio da ogni ragazzo, con la speranza che la Ducato Spoleto del futuro prossimo abbia un organico composto sempre più da elementi cresciuti nel vivaio”.

 

 

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