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U17, il Sansepolcro di mister Catacchini in rampa di lancio: “Il gruppo prima di tutto”

Le parole di mister Catacchini
catacchini fabio

Non puoi mai allenare per te stesso, lo puoi fare solo pensando al gruppo”.

Parole di Fabio Catacchini, classe 1984, che dalla natia Città di castello ha attraversato molteplici esperienze calcistiche d’elite nella florida carriera da giocatore: terzino o esterno di spinta e propulsione, sino ad adattarsi negli ultimi anni di carriera in qualsiasi ruolo difensivo, Catacchini è passato da giovanissimo dal vivaio del Sansepolcro al settore giovanile del Parma per poi passare in C alla Pistoiese fino ad arrivare alla Serie B con Rimini e Frosinone, passando poi per Catanzaro sino al ritorno in Alto Tevere dove ha concluso la carriera un paio d’anni fa. E dopo una prima esperienza da collaboratore della Primavera del Gubbio con Andrea Bricca, Catacchini è tornato a casa, ovvero in quel Sansepolcro calcio che lo ha visto crescere per essere lui oggi punto di riferimento verso tanti ragazzi che vestono la maglia bianconera del “Borgo” per allenare l’Under 17 nel campionato A1 Allievi regionali.
E dopo un inizio a singhiozzo, nell’ultimo turno è arrivata una vittoria esterna di prestigio(0-1) sul campo della Fulgens Foligno, la terza vittoria stagionale per la compagine bianconera che sale così a quota nove dopo otto turni.

“Le difficoltà non sono che la normalità – conferma Catacchini – c’è ancora da trovare la giusta amalgama tra i ragazzi ma c’è grande disponibilità da parte del gruppo e i miglioramenti sono evidenti settimana dopo settimana. Questo per merito di una società che sta davvero creando un significativo progetto in ottica giovanile, generando un clima familiare che influenza positivamente il lavoro nelle sedute quotidiane. Fondamentale sotto questo punto di vista è il lavoro dei collaboratori tecnici Diego Fabbri e Matteo Palazzeschi, che seguono gli Allievi sperimentali, un gruppo formato da ragazzi nati nel 2008, molti dei quali hanno già esordito in A1 nel gruppo che alleno formato da 2007. E poi il contributo di tanti dirigenti accompagnatori che ci seguono sempre sia in allenamento che in partita, anche nelle trasferte più lunghe: parlo di Agostino Dindelli, Maurizio Olivieri, Fabio Cecconi e Dario Tanci, persone che contribuiscono in maniera concreta a tanti, focali aspetti per lo sviluppo di un settore giovanile”. Cristallini anche i principi di gioco che Catacchini e il suo staff riverberano sul gruppo: “la volontà principale è di farli sempre divertire – dichiara Fabio – e per questo anche le sessioni aerobiche vanno sempre di pari passo con un lavoro con la palla, perchè credo che sin da piccoli debbano avere sempre più dimestichezza con il pallone. E poi credo che i fondamentali uniti ad un utilizzo coerente e sapiente del pallone siano fondamentale nel calcio odierno: non è più come ai miei tempi quando c’era una separazione netta tra parte fisica e parte tecnica sin dal settore giovanile, i tempi sono cambiati, tutto oggi è proiettato verso una simbiosi tra fase di possesso e non possesso e per questo tutti coloro che lavorano in questo Mondo sono chiamati ad essere aggiornati costantemente”.

Per questo fabio ha totalmente cambiato prospettiva rispetto agli anni da protagonista sul rettangolo verde: “Da calciatore pensi molto per te stesso e per la tua carriera, inutile negarlo – confessa Catacchini – mentre da allenatore, soprattutto in ottica giovanile, questo è impossibile farlo perchè prima di tutto vengono i ragazzi e il gruppo. E’ una grande responsabilità, ad esempio mi pongo sempre dubbi e domande sul mio lavoro proprio perchè cerco di mettermi perennemente in discussione per trasmettere il meglio possibile ai calciatori che alleno”.

Intanto c’è un campionato che sta evidenziando la crescita di un Under 17 biturgense che ha ritrovato nuova linfa dal blitz folignate e domenica sarà di scena sul campo del Campitello capolista: “Senza dubbio ora l’obiettivo è avere continuità – analizza Catacchini – perchè vogliamo instaurare una mentalità importante che ci possa far fare quel salto di qualità per una crescita sempre più marcata. Sappiamo di incrociare una squadra storicamente forte in ottica giovanile, che lavora bene, che ha qualità e organizzazione e che difatti è prima con merito. Queste partite devono però anche fornirci uno stimolo in più, credo che siano bellissime da giocare e da vivere per i ragazzi, vogliamo dare concretezza al lavoro fatto in settimana e e credo che abbiamo tutto per dimostrare in campo il nostro valore nonostante la caratura dell’avversario”. L’obiettivo è ovviamente mantenere la categoria: “Certamente vogliamo lasciare distanti le ultime posizioni – conclude il tecnico del team biturgense – ma fondamentale è e resta il divertimento in campo unito ad una crescita complessiva del gruppo”.

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