“Non ci si può addentrare nell’oceano se prima non si riesce a perdere di vista la spiaggia”, recita un aforisma di dubbia paternità ma estremamente calzante per racchiudere il percorso della compagine Juniores Under 19 del Castiglione del Lago, che sorge peraltro proprio dinanzi allo splendore del Trasimeno: dopo un girone d’andata in cui infortuni ed episodi sfavorevoli sono spesso stati associati ad una perpetua fragilità mentale, ora la formazione lacustre sta provando ad abbandonare una negatività divenuta nelle settimane costante e sabbiosa per abbracciare appieno onde alte e piene di “good vibes” proprio davanti alla superba vista del celebre Lago.
E se nell’andata in quindici gare sono stati racimolati appena quattro punti, in appena due gare del ritorno ne sono già arrivati tre in un successo d’autore proprio nell’ultimo turno, al cospetto della capolista Terni Football Club, annientata 3-0 dal team castiglionese. E alla guida tecnica c’è Andrea Porcu, ormai da quattro anni nel vivaio del Castiglione e che quest’anno aveva iniziato assieme a Mattia Scricciolo nell’Under 17 ma passato a stagione in corso al timone dell’Under 19 complice la separazione con l’ex trainer Filippo Baldoni avvenuta ad Ottobre inoltrato dopo l’iniziale emorragia di sconfitte:
“Mi è stato chiesto di dare una mano e non mi sono certo tirato indietro – dichiara Porcu – con la società c’è grande stima reciproca e un rapporto che con il tempo è divenuto sempre più speciale, per questo ho accettato sapendo che non sarebbe stato un tragitto semplice. Non ho lasciato completamente l’Under 17 collaborando con Mattia Scricciolo e lui fa lo stesso con me con la Juniores, tra noi c’è completa condivisione dal punto di vista formativo e delle metodiche d’allenamento ma soprattutto grande amicizia e unità d’intenti. Dal mio arrivo abbiamo iniziato subito con un ottimo pari sul campo di una squadra di alta classifica come l’Atletico Bmg seguita poi da un rimarchevole blitz a Marsciano con la Nestor. Poi però non abbiamo avuto grande continuità sia per una serie di infortuni a catena che hanno minato la nostra crescita, che per partite perse a causa di episodi sfavorevoli dovuto anche alle troppe fragilità che i ragazzi si portano dietro da inizio campionato. Spero che la partita con il Terni Football Club possa essere per noi un nuovo punto di partenza per quanto riguarda i risultati, perché devo dire che il gruppo ha sempre dimostrato grande entusiasmo durante la settimana, dove questi ragazzi si allenano con impegno e dedizione, per questo spero ora che i loro sacrifici possano esser corroborati da punti e vittorie”.
Porcu si è trasferito a 25 anni dal Piemonte a Città della Pieve, dove vive tutt’ora, e dopo una carriera vissuta sempre nelle cosiddette “minors” sia calcistiche che futsalistiche si è preso alcuni anni sabbatici dal mondo del football ma sempre con l’idea di poterci rientrare un giorno da allenatore. Così, dopo aver fatto il corso Uefa B e conseguito il patentino, ha intrapreso nel 2016 l’avventura nel vivaio della Pievese, dove ha guidato giovanissimi e allievi, per poi passare nell’ultimo quadriennio al Castiglione del Lago:
“Ho allenato l’Under 15, poi l’Under 16 fino ad arrivare ad Under 17 e Under 19 nella stagione attuale – ricorda Andrea – e devo dire che un aspetto centrale del nostro settore giovanile è il confronto quotidiano con gli altri tecnici delle varie formazioni. Peraltro ora anche mio figlio, Tommaso, fa con noi lo stage seguendo soprattutto la fase di preparazione atletica, perché gioca in Promozione ed è ai box per un infortunio ma soprattutto frequenta Scienze Motorie e per lui questo ambito un domani può essere un’opportunità lavorativa.”
Così l’obiettivo per la Juniores resta la salvezza ma senza che venga meno la vera “mission” lacustre:
“Io credo davvero che questo gruppo abbia valori importanti – ribadisce Porcu – e per questo la volontà è sempre quella di giocare un calcio moderno, propositivo, fatto di costruzione e dominio del gioco, giocando con coraggio e sapendo che in tal modo siamo maggiormente esposti a rischi. Chiaro che con la nostra serie di sconfitte non è sempre semplice mantenere questo tipo di atteggiamento ma, per quanto restare in A1 è un nostro grande obiettivo, ancor prima viene quello di costruire ragazzi e giocatori che siano pronti per la Prima Squadra. Quest’anno diversi ragazzi si sono allenati e sono stati convocati in Eccellenza – conferma il tecnico biancorosso – e credo che questo sia il frutto principale del nostro lavoro, anche se poi ovviamente i nostri allenamenti sono a ranghi ridotti e tende a calare giocoforza anche il livello d’intensità. Siamo focalizzati sul far crescere questi ragazzi e questo conta più di qualsivoglia classifica”.
Ovviamente però ora sarebbe sportivamente delittuoso lasciare isolata la vittoria con la capolista e serve quella riverberata continuità prestazionale che si è rivelata una chimera nella prima parte di stagione, a partire dal prossimo impegno casalingo al cospetto di un’altra “big” del girone come il Cannara:
“All’andata fummo sconfitti 2-0 con una prestazione sicuramente al di sotto del nostro potenziale – analizza il mister – per questo vogliamo dimostrare ora di avere nuove certezze soprattutto dal punto di vista mentale. Questi ragazzi devono sempre più imparare a reagire, sia in ottica futura per quanto riguarda le difficoltà che incroceranno nei loro percorsi che però anche in chiave immediata, perché andare sotto nel risultato non significa che la partita è finita, si può sempre recuperare e per questo serve fiducia nei proprio mezzi oltre ad attenzione e concentrazione. Sappiamo che abbiamo dinanzi un cammino in salita ma vogliamo avvicinarci, passo dopo passo, a chi ci precede e raggiungere la zona playout per giocarci la possibilità di restare in A1. Sempre facendo divertire e crescere questi ragazzi, con l’auspicio di costruire in casa lo zoccolo duro dell’organico del Castiglione del Lago che verrà”.