L’Amore per il gioco. Nella settimana dove si festeggia il Santo degli innamorati e, non a caso, Patrono di Terni, nessun altra definizione probabilmente risulta esser maggiormente appropriata per Nicola Traini: classe 1948 e nativo di Offida, piccolo borgo subappenninico ascolano, da calciatore(attaccante sia esterno che centrale) dopo gli inizi a San Benedetto del Tronto e Fabriano passa prima al Perugia per un biennio e poi alla Ternana, dove entra nella storia per essere tutt’ora il giocatore con il maggior numero di reti (4 in una stagione, 6 complessive) con la maglia rossoverde in Serie A.
Traini peraltro avrà ben tre diverse esperienze con le Fere con in mezzo le annate tra Como, Avellino e Sorrento fino a chiudere la carriera proprio alla Ternana dove resta proprio per motivi di cuore (sposa una ragazza ternana) iniziando anche il percorso tecnico con le giovanili delle Fere dove resta 13 anni e allena di fatto tutte le varie annate del vivaio.
Quindi oltre a vari passaggi tra le società della conca ternana, Traini allena anche la Narnese e la Voluntas Spoleto e proprio con i biancorossi spoletini ottiene al termine della stagione 2007-2008 la vittoria del campionato umbro di Promozione e il salto in Eccellenza.
L’hinterland ternano però richiama di nuovo e dal 2012 Traini torna stabilmente ad occuparsi dello sviluppo dei giovani con l’Olympia Thyrus San Valentino: “nomen omen” direbbero i latini, per una società che già dal nome accosta il celebre e famelico “Tyrus”, il drago della leggenda di Terni, al nome del Santo Patrono nonché dell’amore, in questo viscerale connubio tra forza e dolcezza, tra potenza e sensibilità.
E dopo aver ricoperto anche l’incarico di responsabile del settore giovanile e aver guidato vari gruppi, quest’anno Traini è al timone dell’Under 19 biancoverde, che nel campionato Juniores regionale sta viaggiando dopo 21 turni in ottava piazza a quota 30 punti e reduce dalla vittoria casalinga per 2-1 sul Castiglione del Lago: “Stiamo andando oltre ad ogni più rosea previsione – dichiara Nicola – considerando che i nostri migliori 2005 sono in pianta fissa in Prima Squadra e giochiamo ogni domenica con tantissimi 2006 concedendo minuti anche a qualche ragazzo nato nel 2007.
E poi abbiamo una rosa di 19 giocatori, non certo numerosa, anche perché siamo in un territorio con tantissimi settori giovanili, tutti molto importanti e dunque per una società come la nostra è fondamentale mettere in atto un lavoro meticoloso e capillare per far crescere i ragazzi. Chiaro, paghiamo dazio soprattutto dal punto di vista fisico contro molte squadre di un girone davvero competitivo ma la squadra sta davvero facendo un gran percorso, regalando a me come tecnico e alla società tante soddisfazioni”.
Una società che guarda da vicino allo sviluppo delle nuove leve: “L’ Olympia ha messo in atto una programmazione davvero interessante in ottica di settore giovanile negli ultimi anni – ricorda Traini – e non a caso la compagine Senior, in piena lotta salvezza nel campionato di Eccellenza, è infarcita di ragazzi provenienti dal nostro vivaio. E poi siamo strutturati come una vera e propria famiglia grazie anche al lavoro fatto dal presidente Sandro Corsi, persona seria, capace e competente. Si lavora e ci si allena con grande tranquillità e senza pressioni di sorta ad ogni livello e questo aspetto favorisce indubbiamente l’evoluzione di un gruppo e dei singoli”.
Per quanto riguarda le sedute quotidiane, Traini persegue chiari indirizzi tecnico-tattici: “Lavoriamo sulla forza a corpo libero ma in generale posso affermare che la quasi totalità dei nostri allenamenti è sempre con il pallone: i ragazzi devono prendere confidenza nel giocare tra di loro e difatti noto come la chimica è sempre più organica nel collettivo”.
La prossima sfida per l’Olympia Thyrus sarà sul campo di una Ducato Spoleto distante cinque lunghezze dai biancoverdi e dunque un autentico spareggio salvezza: “Il nostro obiettivo è mantenere la categoria – conferma Traini – e non sarà facile visti i valori che esprime l’A1 e la necessità di evitare fino al quintultimo posto, visto che le squadre classificate tra il 12esimo e il 13esimo posto si giocheranno la salvezza ai playout. Di solito le mie squadre nel girone di ritorno mettono in cascina molti più punti rispetto all’andata e spero possa esser così anche stavolta ma in ogni caso questi ragazzi stanno compiendo un percorso di crescita davvero lodevole e posso dire che già altri 2-3 elementi possono a stretto giro di posta far parte della Prima Squadra”.
E il futuro di mister Traini: “Finchè ho questa passione intatta e sto bene dal punto di vista fisico – chiosa Nicola – non vedo perché dovrei smettere, visto che ancora oggi a 76 primavere mi diverto ancora tantissimo a stare dentro questo mondo. Il mio obiettivo è dunque quello di rimanere per più tempo possibile dentro ad un campo di calcio e una società come la Thyrus unita al gruppo che alleno accresce in me la voglia di continuare”.
Questo per proseguire una storia d’amore con il gioco che perdura da ben 65 anni per mister Traini, deciso a proseguire questo cammino assieme ai suoi ragazzi per scrivere ulteriori pagine memorabili per l’Olympia Thyrus San Valentino.
(nella foto, Traini da giocatore ai tempi della Ternana)