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FOLIGNO CALCIO, LA JUNIORES APPRODA IN A1: INTERVISTA AL DS SIMONE ANGELINI

Intervista a Simone Angelini, direttore sportivo del Foligno che con la sua Juniores ha conquistato la promozione in A1.
foligno under 19

Quando si parla del Foligno Calcio si fa riferimento a quella che sicuramente è una delle squadre che hanno fatto la storia del nostro sport preferito a livello regionale e non solo. Purtroppo negli ultimi anni le cose non sono sempre andate nel modo migliore per il Falco, ma dopo una serie di disavventure a livello societario sembra che sia stata trovata una certa stabilità.

Alla base del progetto del nuovo Foligno c’è la voglia di puntare forte sui giovani: ne sono una dimostrazione il grande minutaggio riservato ai ragazzi in prima squadra e il grande risultato ottenuto dalla Juniores.

Il Foligno infatti è primo nel girone C del campionato Under 19 A2 e sabato scorso, battendo il Petrignano nel recupero della ventesima giornata, ha conquistato matematicamente la promozione al massimo livello regionale. Si tratta di un passo importante per una piazza ricca di blasone come quella di Foligno: ne abbiamo parlato con il direttore sportivo del club, Simone Angelini.

simone angelini foligno
Simone Angelini, DS del Foligno Calcio

Complimenti per la promozione in A1: cosa c’è dietro un risultato di questo tipo?
“Intano faccio una doverosa premessa: io ho acquisito la carica di direttore sportivo della società solo dalla fine di dicembre, quindi ascrivo molto del merito di questa promozione a mister Luca Mattonelli, che è un allenatore che conosco da molto tempo e che ha una grande predisposizione a lavorare con i giovani, ma che di fatto ha sposato un progetto più allargato con la società. Questo è un gruppo che è quasi un unicum tra prima squadra e juniores, il 60/70% dei protagonisti di questa ascesa in A1 è composto da Under che partecipano attivamente al percorso della prima squadra e che sono cresciuti in maniera esponenziale. C’è quindi un lavoro di staff che parte da tutta l’area tecnica e arriva fino agli allenatori e che è orientato alla crescita di questi ragazzi e la più grande soddisfazione, al di là del risultato sportivo in sé, è proprio lo sviluppo dei giovani. A titolo di esempio posso fare il nome di Tommaso Nissim, classe 2005 che è stato protagonista sia in Juniores che in prima squadra e che in questi giorni ha disputato da protagonista il Torneo delle Regioni”.

luca mattonelli foligno
Mister Luca Mattonelli

18 vittorie in 20 partite, senza dimenticare i 70 gol fatti: sono numeri straordinari che confermano l’ottimo lavoro svolto dal mister e dai ragazzi, ma anche dalla società. Secondo lei chi sono i principali artefici di questa cavalcata vincente?
“Io dico che in ogni vittoria c’è un pezzetto di tutti. Chiaramente il merito principale io lo attribuisco ai ragazzi, perché sono loro i protagonisti in campo, e al grande lavoro del mister, ma poi c’è anche la società. Senza le società e quello che loro mettono a disposizione non si può fare nulla, per cui credo che il merito vada distribuito, anche se con percentuali differenti, tra allenatore e squadra (che hanno i meriti più grandi) e società. Poi ci tengo a sottolineare l’operato di un dirigente che ha inciso in modo particolare in questo percorso, ovvero il direttore generale Sergio Vella, perché ha creduto in questo mister e in questo gruppo fin dal principio e di fatto è stato il trait d’union che ha permesso di valorizzare il tutto al cento per cento”.

Come ha detto prima, molti dei ragazzi della Juniores hanno già debuttato in Promozione con la prima squadra. Questo successo dell’Under 19 può portare grande fiducia anche per quanto riguarda il futuro del Foligno “dei grandi”?
“Sì, sono convinto di questo e lo dico da folignate, lo dico perché ho abbracciato un progetto allargato, lo dico perché il Foligno Calcio deve puntare a crescere, ma con una politica dei piccoli passi. La strategia dei grandi passi negli ultimi anni non ha portato a grandi risultati, anzi, ha portato a pesanti insuccessi sportivi e finanziari, quindi è importantissimo cercare di valorizzare i giovani. Noi abbiamo dato una dimostrazione concreta di credere in questo processo dando un elevato minutaggio ai giovani con la prima squadra (siamo ai primissimi posti della graduatoria nel campionato di Promozione) e conquistando la vittoria del campionato Juniores A2”.

Chiudere il campionato davanti ai concittadini della Fulgens è un motivo di orgoglio in più?
“No, personalmente no. Si arriva primi rispetto alle altre squadre o ognuno guarda al proprio percorso. Arrivare primi è una soddisfazione a prescindere. Non è che si arriva primi contro qualcuno, ma si arriva primi per se stessi”.

Quali sono ora gli obiettivi del settore giovanile del Foligno Calcio?
“Anche qui bisogna seguire la politica dei piccoli passi per cercare di crescere e per cercare di riportare la territorialità e il senso di appartenenza delle famiglie, I bambini devono poter crescere con il sogno e l’idea di poter indossare il Falchetto, giocando con orgoglio per la squadra della loro città. Il tutto, ovviamente, senza tralasciare tutti gli altri aspetti importanti per la crescita dei ragazzi, come quelli tecnici, motori, sociali e così via. Il mio sogno sarebbe quello di riavere una scuola calcio: sarebbe una bellissima cosa perché è un tassello che al momento a Foligno manca e sarebbe il caso di reimplementarlo”

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Il presidente Simone Filippetti

Il risultato della Juniores può quindi essere visto come un importante successo, ma anche come un primo passo verso la realizzazione di un progetto che coinvolge tutte le varie componenti della società. Proprio alle varie cariche dirigenziali e tecniche sono rivolti i ringraziamenti del DS Angelini. “Questa promozione è il giusto premio per il presidente Simone Filippetti, per tutto l’impegno personale e finanziario che ha messo in questo club, e per i suoi più stretti collaboratori. Ma è un vanto per la società tutta e per i ragazzi, ma anche per gli allenatori della prima squadra, Andrea Bobbi prima e Michele Proietti adesso”.

Tutti sono stati funzionali al raggiungimento di questo duplice obiettivo, ovvero fare un campionato tranquillo con la prima squadra valorizzando i nostri giovani e centrare la vittoria del campionato A2 con la Juniores. Il ringraziamento – chiosa Angelini – va quindi un po’ a tutti, primariamente al presidente, che durante la stagione ha dovuto ingoiare tanti bocconi amari e si merita alla grande questa soddisfazione”.

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Ubaldo Cricchi

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